San José, San José, Costa Rica

San José, fondata nel 1738, è la capitale e città più grande della Costa Rica. È anche la capitale della provincia di San José. La città è situata nel centro del paese a 1.200 metri sul livello del mare, sull’altopiano della Meseta Central, 130 km da Puerto Limón sulla costa caraibica e 115 km da Puntarenas, sulla costa del Pacifico. Circondato da montagne e vulcani, la città ha una temperatura primaverile in tutte le stagioni; fra 18 ° C e 25 ° C. E’ nota per i suoi antichi quartieri: Amon, Otoya e Soledad con le case in legno dai colori variegati e sorprendente . Diversi musei meritano una visita: il Museo dell’oro, che è certamente uno dei gioielli più belli dell’America Latina, il Museo della giada, con la più grande collezione di giada delle Americhe precolombiane e il Museo nazionale, che contiene molti pezzi d’arte sacra e oggetti precolombiani, una sala dedicata alla civiltà del Costa Rica che racconta la storia del paese e una stanza che rende omaggio al Presidente Oscar Arias Sanchez, premio Nobel per la pace nel 1987. Visita anche il mercato centrale, il Teatro Nazionale, la Cattedrale metropolitana, la Chiesa della grazia e la Chiesa della solitudine.

Consigli

Se vi piace acquistare artigianato, c’è un mercato giornaliero sulla piazza della democrazia.
Se avete bambini, si può visitare il centro ricreativo ‘El Pueblo’ che rappresenta un villaggio spagnolo negli anni trenta con personaggi in costume d’epoca, balli e attrazioni tradizionali. Troverete ristoranti, bar e negozi di artigianato.
Se volete un buon caffè mentre vi godete le mostre d’arte, andate al Teatro Nazionale, potreste conoscere gli artisti che vi espongono.
Se volete trascorrere un week-end come la gente del posto, andate al parco di La Sabana, con il suo grande stagno e suoi molti impianti sportivi, questo parco ha tutti gli ingredienti per passare un buon momento, acquista il tuo snack presso un negozio locale (pulperia) e godeti il parco.

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Palio de Legnano, Legnano, Milano, Lombardia, Italia

Il Palio di Legnano è una manifestazione folcloristica che si svolge annualmente a Legnano per commemorare l’omonima battaglia combattuta il 29 di maggio 1176 tra le truppe della Lega Lombarda e l’esercito imperiale di Federico I ‘Barbarossa’. Il territorio di Legnano è diviso in 8 contrade storiche che si sfidano, nell’ultima domenica di maggio in una corsa ippica che chiude la manifestazione. Ognuna delle otto contrade è retta da un Capitano, da un Gran Priore e da una Castellana. I Capitani sono riuniti nel “Collegio dei Capitani e delle Contrade”, che ha la funzione di coordinare le attività, le azioni e gli intenti degli stessi. Tale Collegio è presieduto dal “Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade”. Durante il corso dell’anno le contrade, organizzano feste, eventi culturali e manifestazioni folcloristiche. L’organizzazione del Palio è guidata dal “Collegio dei Magistrati del Palio”, che è formato dal “Gran Maestro del Collegio dei Capitani e delle Contrade”, dal presidente dell’associazione della Famiglia Legnanese e dal Supremo Magistrato; che é il sindaco di Legnano chi presiede le sedute e decreta, tramite un bando, l’inizio ufficiale del Palio. La sfilata storica per le strade della città è formata da più di 1.200 figuranti in costume medievale. Questa sfilata si apre con un corteo formato dalle bande musicali delle municipalità chi suonano musica di carattere militare. I loro componenti indossano la divisa del corpo musicale d’appartenenza e portano il gonfalone del proprio Comune e quello di Legnano chiude questa parte del corteo. La parte centrale della sfilata è costituita dai figuranti delle contrade in abiti medioevali, ognuna delle quali sfila seguendo un tema preciso e la contrada che chiude questa parte del corteo è quella che ha vinto il Palio dell’anno precedente. La sfilata storica termina poi con il passaggio del Carroccio e del suo seguito che è formato, tra l’altro, dai figuranti che interpretano i cavalieri della compagnia della Morte, finendo allo stadio Giovanni Mari. La contrada vincitrice della gara ippica ha diritto di conservare, all’interno della chiesa a cui fa riferimento, la Croce di Ariberto da Intimiano, ovvero una scultura in gesso del 1935 opera dello scultore legnanese Gersam Turri che riproduce la croce originale medioevale. La Croce è poi custodita dal rione vincitore fino all’edizione successiva del Palio.

Consigli
Nel mattino la celebrazione inizia con la Santa messa in Piazza San Magno, con l’nvestitura religiosa dei Capitani del Palio, la benedizione dei cavalli e dei fantini che correranno il Palio.
Nel pomeriggio se puoi assistere gratuitamente alla sfilata per le strade della città.
La corsa se svolgi nella serata. Gli adulti devono pagare un bigglietto per assistire alla corsa ippica ma i bambini sotto i 6 anni non pagano.
La sera del venerdì che precede la corsa ippica si svolge invece la cosiddetta “Provaccia”, una gara che viene disputata con lo stesso regolamento del Palio, a cui partecipano dei fantini emergenti. La Provaccia è preceduta da un’altra corsa ippica a cui prendono parte, questa volta, dei pony montati giovanissimi fantini.

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La fontana di Andromeda, Segovia, Spagna

La fontana di Andromeda è nei giardini del Palazzo Reale di La Granja de San Ildefonso; una delle residenze della famiglia reale spagnola, che si trova nella provincia di Segovia nel Real Sito di San Ildefonso, con altre bellissime fontane, è la più alta e la più importante di Corse di Cavalli. Al centro del laghetto si trova una scogliera alta; Andromeda mezza nuda, sembra essere fortemente legata alle rocce e alcuni geni che cercano di rilasciarla. C’è anche Perseo che ridurre il mostro mentre mostra la testa di Medusa per immobilizzarlo e dietro Perseo, Minerva con le suei armi per aiutare, se necessario. Il getto principale dalla bocca del drago morente raggiunge un’altezza di trentasette metri superato dal getto di acqua dalla fontana della Fama. A Piazza di Andromeda, troviamo otto strade chiamate di Andromeda dove ci sono alcune statue: Nereida con i delfini; Honor (l’uomo in costume romano, coronato d’alloro e la tromba nella mano destra); Cibeles, con una corona di torri e cornucopia; Fauno coronato di edera e un flauto nella mano destra; tra gli altri; tutti i personaggi della mitologia greca. La fontana ha i suoi prato con cedri e sequoie.

Consigli

Per ampliare la conoscenza della storia della mitologia greca e di conoscere il momento esatto in cui è stato rappresentato nella scultura, puoi consultare il libro di Francisco Herrero, ‘Percorso mitologico, dalle fontane dei Giardini della Granja ‘.